Usabile non vuol dire “accessibile”, o meglio non sempre, questi due termini non sono pertanto da confondere.
Un sito web accessibile è un sito che risulta essere compatibile con i browser più diffusi e con il software impiegato dai non vedenti per navigare in internet. Ciò non significa però che sia “usabile”. Ma vediamo cosa ne pensano i veri esperti del settore.
La web usability è un aspetto fondamentale che riguarda la fase di progettazione da considerare al fine di realizzare siti web facili da usare, tanto da considerarsi un elemento di valutazione indispensabile della funzionalità di un sito web.
L’usabilità è stata definita in diversi modi. L’ISO, l’International Standardizing Organization, ha dato la seguente definizione: “l’usabilità è il grado in cui un prodotto può essere usato da determinati utenti per raggiungere determinati obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in un dato contesto d’uso”.
Jacob Nielsen, considerato il principale studioso dell’usabilità del web, definisce l’usabilità “come la misura della qualità dell’esperienza dell’utente nell’interazione con qualcosa, sia esso un sito web o un’applicazione software tradizionale o qualsiasi altro strumento con il quale l’utente può operare”. Secondo Nielsen, un prodotto (un sito) è usabile quando è facile da apprendere, è efficiente, è facile da ricordare, permette pochi errori di interazione, è piacevole da usare.
Secondo Ben Shneiderman, studioso e informatico americano, il concetto di usabilità implica quattro dimensioni principali: l’efficienza (efficiency), la facilità di apprendimento (learnability) la facilità di ricordare i comandi principali (memorability), la soddisfazione nell’uso (satisfaction).
Altri autori sostengono che l’usabilità abbraccia le quattro principali componenti di una situazione di lavoro: utente, compito, sistema e ambiente. Progettare in vista dell’usabilità significa quindi riuscire ad armonizzare l’interazione di questi fattori.
Jacob Nielsen ha individuato cinque fattori fondamentali che delimitano il campo d’azione dell’usabilità:
- facilità e semplicità
- efficienza ed efficacia
- memoria
- errori gravi e frequenti
- soddisfazione
Steave Krug, nel suo libro “Don’t make me think”, ha spiegato l’usabilità riferita al sito web con queste parole: “un sito web usabile è quello dove l’utente trova le cose che cerca o riesce ad adoperare il sito senza pensarci “.
Un sito usabile è un sito che permette di trarre dei vantaggi
Il sito deve avere un senso ben definito e chiaro. I contenuti devono essere unici, originali e deve essere “interpellato” dagli utenti, deve essere di facile navigazione, le informazioni devono essere complete, facili da capire, intuitive, è l’utente che deve consultare il sito, non chi lo crea o il proprietario, questo non lo dobbiamo scordare, dobbiamo dimenticarci il concetto di “noi” e concentrarci sugli “altri” che non necessariamente devono avere le nostre conoscenze in ambito informatico, ma ciò nonostante si possono considerare utenti curiosi ed interessanti, pronti a trasformarsi in clienti fedeli e costanti.
Gli utenti devono essere soddisfatti di navigare sul sito, devono riuscire ad utilizzare il sito in maniera ottimale, questo significa che il sito deve essere in grado di interagire con gli utenti. Per questa ragione bisogna sempre puntare alla perfezione che in qualche caso può persino essere raggiunta!