Fotovoltaico con accumulo: come funziona?

Grazie al fotovoltaico con accumulo, è possibile accumulare l’energia prodotta in eccesso dal proprio impianto fotovoltaico e riutilizzarla quando se ne ha davvero bisogno.

Chiamato anche energy storage per fotovoltaico, il fotovoltaico con accumulo è una vera novità nel campo della produzione dell’energia elettrica alternativa green.

Quanto costa il fotovoltaico con accumulo?

Non è possibile parlare di prezzi con esattezza, perchè occorrerebbe conoscere e pertanto definire il costo preciso di ogni singola batteria esistente sul mercato, anche perchè il valore delle batterie è mutevole ed è indicativo del continuo lancio di nuovi modelli, soprattutto a livello di prezzo.

In linea di massima però, possiamo trovare indicativi i seguenti prezzi:

 

  • Al Piombo – Acido 2500 – 4000 €
  • Al Nichel Cadmio 3000 – 5000 €
  • Al Nichel (Metallo – idruro) 3000 – 5000 €
  • Agli ioni di Litio 4000 – 6000 €

Perchè l’accumulo?

Gli impianti fotovoltaici rappresentano un limite ed è quello rappresentato dalla irradiazione solare che cessa nelle ore notturne, proprio quando le esigenze di energia spesso sono maggiori. Da qui la risposta da parte degli accumulatori per fotovoltaico, i quali immagazzinano l’energia elettrica prodotta in eccesso dall’impianto fotovoltaico durante il giorno e la rendono disponibile quando serve maggiormente : di sera, la notte o al mattino presto.

Diversamente dove andrebbe a finire l’eccesso di produzione?

Senza accumulo, l’eccesso di produzione verrebbe versato in rete. Grazie all’accumulo invece, viene immagazzinato dalle batterie e utilizzato in quegli orari in cui non c’è produzione.

A chi serve il fotovoltaico con accumulo?

Il fotovoltaico con accumulo, serve soprattutto alle famiglie che durante il giorno non sono presenti a casa e che i consumi di elettricità sono pertanto concentrati nelle ore serali. In questo caso il fotovoltaico con accumulo rappresenta una scelta intelligente e conveniente, che permette di coprire fino al 90% del fabbisogno di energia elettrica della famiglia con elettricità auto-generata.

Quali sono i tipi di accumulatori?

I principali tipi di batterie sono:

  • al Piombo – Acido (ermetici e con elettrolita in gel);
  • al Nichel Cadmio;
  • al Nichel (Metallo – idruro);
  • agli ioni di Litio (es. litio-ossido di nichel, litio- ferro-fosfato);
  • con tecnologia ad alta temperature.

Al Piombo – Acido (ermetici e con elettrolita in gel)

Sono le più diffuse sul mercato grazie al loro rapporto qualità prezzo, solo sono molto ingombranti.

Al Nichel Cadmio

Possono accumulare grosse quantità di energia anche a basse temperatura, però presentano una bassa memoria energetica che non permette di accumulare grossi quantitativi di energia, quindi non sono adatte per le famiglie numerose.

Al Nichel (Metallo – idruro)

La capacità di accumulo è di tre volte maggiore rispetto alle batterie al Nichel Cadmio e presentano una densità volumetrica minore rispetto alle batterie agli ioni di Litio. Hanno il vantaggio di avere una lunga durata e costi di manutenzione molto bassi e permettono di essere scaricate quasi completamente.

Agli ioni di Litio (es. litio-ossido di nichel, litio- ferro-fosfato)

Sono molto diffuse e in continua evoluzione a livello tecnologico; rispetto a quelle al Piombo hanno una durata maggiore ma un costo decisamente più elevato.

Con tecnologia ad alta temperatura

Sono le più costose e la temperatura deve essere costantemente tenuta a 250 gradi.

Quali sono i prodotti antimuffa più efficaci?

muffaway-boxLa formazione della muffa non è un evento così raro nelle nostre abitazioni: questo microrganismo della famiglia dei funghi, infatti, prolifera in presenza di umidità e di specifiche condizioni di temperatura, ed è potenzialmente in grado di far scaturire problemi seri. Prevenire tale inconveniente è un imperativo: e se la muffa ha già fatto capolino, è indispensabile provare a debellarla nel minor tempo possibile. In commercio sono tanti i prodotti che vengono raccomandati a questo scopo: in base alla loro azione, possono essere distinti in prodotti per eliminare le muffe o prodotti per prevenirle. A seconda delle modalità di applicazione previste, invece, ci sono differenze tra i prodotti da installare a parete e quelli che prevedono un’applicazione in superficie.

I prodotti per l’applicazione superficiale

I prodotti che sono destinati a un’applicazione in superficie si fanno apprezzare per la facilità di messa in opera che li contraddistingue, ma anche perché il loro utilizzo è rapido. Che si tratti di pitture o di spray, sul mercato si possono trovare numerose proposte: muffaway® , per esempio, mette a disposizione la pittura di calce, la pittura anti muffa, il blocca muffa, il rimuovi muffa e il box. In tutti i casi la facilità di applicazione è combinata con l’impiego di materie prime naturali al 100%. Non ci sono solventi né cloro.

I prodotti per l’installazione a parete

Nel caso dei prodotti che devono essere applicati a parete, gli acquirenti hanno a che fare con dei materiali da costruzione veri e propri che presuppongono l’intervento di un tecnico. I pannelli, gli intonachini e i collanti fanno parte di questa categoria di soluzioni che hanno il pregio di estirpare il problema in modo definitivo. Anche in questo caso da muffaway® si possono trovare soluzioni differenti, dall’intonachino di calce al pannello anti muffa, passando per il collante rasante. Non solo: volendo è possibile mettere alla prova anche i prodotti Profy e Easy. Il primo è un sistema costituito da pittura, klimaplatte e collante, mentre il secondo è un sistema costituito da pittura, collante, pannello e collante.

Easy, in particolare, è una soluzione naturale che è stata concepita e messa a punto per garantire il risanamento di ambienti in cui è presente un livello di umidità elevato. Il pannello naturale anti muffa a base di cellulosa e di calce è combinato con un collante rasante a base di calce idraulica, mentre le finiture sono a intonachino o a pittura. Chi ne ha la necessità può servirsi di questo prodotto anche per proteggere i ponti termici, approfittando della semplicità di applicazione e della tempestività degli effetti. L’alto tasso di alcalinità e la notevole capacità di assorbire l’acqua sono solo due dei punti di forza di questo prodotto, a cui si può fare riferimento anche per interventi a basso spessore. In più, lo si può impiegare per le murature sanificate dall’umidità di risalita.

La presenza di componenti naturali, come per esempio la cellulosa e la calce idraulica naturale, è una delle peculiarità distintive di questi prodotti, che sono privi di sostanze organiche volatili e sono totalmente traspiranti. Sfruttando gli spessori contenuti, inoltre, riescono ad assicurare prestazioni di alto livello.

Come funzionano le grate automatiche

grate automaticheMaggiore sicurezza in casa con le grate automatiche, prodotti di alta qualità che oggi rappresentano il top della gamma nel mercato della grate. Funzionano in maniera simile al meccanismo avvolgibile, vengono comandate in maniera elettronica e si integrano con i sistemi domotici.

Anche il design rispecchia i canoni della modernità e contemporaneità, sono progettare senza serrature e senza chiavi, per scongiurare il rischio di manomissione e presentano tutta la comodità di aprire e chiudere senza utilizzare le chiavi tradizionali. Rappresentano un perfetto mix di tecnologia e stile, unendo alla perfezione il concetto di funzionalità con le esigenze architettoniche, ma soprattutto si integrano perfettamente negli edifici moderni e nelle case tecnologiche di ultima costruzione, in quanto rappresentano la risposta all’avanguardia alle inferriate anti-estetiche.

Grate automatiche efficienti e funzionali

Le grate automatiche di 3mTecnofer fanno parte della nuova architettura che è sempre più orientata alla progettazione efficiente, sia sotto l’aspetto funzionale sia a quello energetico.

Le grate automatiche quindi, rispondono perfettamente alle esigenze in merito alla sicurezza. Il particolare sistema avvolgibile a scomparsa su cassonetto, consente di azionare le grate solo in caso di necessità. Si potranno così lasciare le finestre aperte per ventilare e vivere serenamente all’interno della propria casa senza correre il rischio di infrazioni. Basterà azionare un radiocomando per far scendere la grata la quale si bloccherà in maniera automatica senza dover intervenire manualmente.

La maggior parte delle grate automatiche, sono classificate in Classe 4 anti effrazione ed alcuni modelli sono anche disponibili nella versione oscurante.

Parliamo di grate automatiche che sono anche blindate, in grado di offrire prestazioni di altissimo livello, resistenti anche agli agenti atmosferici più impervi. Occupano pochissimo spazio, non creano nessun ingombro, realizzate appositamente per essere installate dove lo spazio è minimo. Soluzioni sicure per tutti gli spazi senza richiedere lavori relativi ai serramenti e sono dotate di certificazione internazionale.

Tutte le grate, a prescindere dai modelli, devono essere di qualità, è bene dunque diffidare dai modelli economici che non offrono garanzie.

Devono essere antiscasso, antintrusione, ideali per finestre, per esterni e per balconi.

Le grate automatiche, rappresentano una soluzione per chi ha voglia di sentirsi completamente sicuro all’interno della propria casa. Anche se esistono antifurti di ultimissima generazione, è bene non affidarsi mai solo ed esclusivamente alla tecnologia ma cercare di proteggersi anche in altro modo, e le grate contribuiscono anche a rendere migliore l’estetica della propria casa.

Grate automatiche: soluzioni attente all’estetica

E’ da considerarsi ormai una leggenda metropolitana quella che installare le grate significhi rovinare l’estetica dell’abitazione e rinunciare alla luce naturale. Un pensiero assolutamente errato dal momento che è sempre possibile scegliere tra un’ampia gamma di soluzioni, come appunto, le grate automatiche.

Le soluzioni abitative di piccole dimensioni, oggi sono sempre più frequenti, e le grate automatiche permettono anche di conciliare l’estetica con la funzionalità, la comodità, il design e soprattutto la sicurezza. Ma è proprio la scelta delle grate automatiche ad essere decisiva, dal momento che permette di poter tener conto di tutti questi aspetti, riuscendo a soddisfare anche le persone più esigenti e permette di sentirsi a proprio agio nell’abitazione e di godere del massimo comfort.

Come montare una casetta in legno da giardino

casetteSe avete la necessità di montare una casetta in legno da giardino, come prima cosa dovete controllare che siano presenti tutti i componenti.

La prima fase del lavoro consiste nell’applicare due mani di impregnante a tutte le perline, ai montanti ed a tutti gli elementi di legno che vanno a costituire la casetta. Per proseguire è necessario carteggiare la perlina muniti di una levigatrice, rimuovere tramite un pennello la polvere che si viene a creare ed infine, mediante lunghe pennellate, bisogna applicare l’impregnante che avremo acquistato nella tonalità desiderata.

Quando l’impregnante si è asciugato, si può procedere con l’inserimento e l’incastro delle perline, cercando di aiutarsi con un mazzuolo in gomma o in legno, interponendo sempre la perlina da battere misurando circa due centimetri di spessore. Occorre procedere in questo modo fino alla completa costruzione di tutte le pareti.

Il passo successivo è quello del tetto, che va costruito affiancando le assi predisposte all’uopo. Le assi vanno inchiodate ai montanti. Si può ricoprire il tetto con una guaina bituminosa dotata di adesivo, per sicurezza si può procedere anche utilizzando qualche piccolo chiodo a testa larga.

Alla fine si procederà con il pavimento, ovviamente nei casi dove questo è previsto (dipende dal modello acquistato). Probabilmente si dovrà procedere al taglio in misura delle assi che sono destinate alla pavimentazione. Questa operazione va eseguita con la massima cura ed attenzione, misurando perfettamente al millimetro.

E’ difficile montare una casetta in legno?

Secondo quanto abbiamo riportato, montare una casetta in legno da giardino non è un’operazione complessa, soprattutto per chi piace il fai-da-te e farlo da sè porta anche a risparmiare, altrimenti sarebbe necessario dover pagare un falegname ed il costo si aggira intorno ai 300-500 euro, (spesa necessaria per far montare una casetta 3×3 metri). Le casette in legno vengono vendute con il kit di montaggio completo, istruzioni e ferramenta, e le indicazioni sono studiate appositamente per poter permettere a tutti, ed in maniera semplice, il montaggio. Ovviamente, quando si procede da soli, è sempre bene munirsi anche di un avvitatore a batteria, martello, morsetti utili a tenere i componenti insieme mentre vengono fissati.

C’è poi un’altra cosa da sapere ed è che  le casette in legno a pannelli sono decisamente più facili da montare rispetto a quelle ad incastro, questa informazione è da tenere a mente quando stiamo per compiere l’acquisto, così come le casette con tetto già isolato con carta catramata sono molto più semplici e veloci da montare rispetto ad una guaina da fissare a caldo con cannello a gas. Bisogna però sapere che la guaina in mantolamina fissata a caldo dura molto di più di qualsiasi carta catramata ed ha un isolamento migliore, pertanto è bene sempre tenere in considerazione l’uso che andremo a farne e naturalmente anche le nostre aspettative. Naturalmente si può anche pensare di utilizzare la guaina in un secondo momento.

Un ultimo consiglio può servire per tutti coloro che ancora devono realizzare la base autobloccante o in cemento: occorre fare in modo che la larghezza della base risulti inferiore a quella del tetto, per evitare l’effetto “rimbalzo” della pioggia cadente dal tetto, che con il lungo andare potrebbe danneggiare le pareti.

Servono delle autorizzazioni per collocare la casetta in legno in giardino?

Se la casetta in legno non è ancorata al suolo, non servono le autorizzazioni, diversamente, se la casetta dovesse essere ancora al suolo, ovvero, fissata alla pavimentazione del giardino, prima di procedere occorre rivolgersi all’ufficio comunale che dovrà rilasciare l’autorizzazione.

Ringhiere in vetro: una scelta … in sicurezza

ringhiere in vetro

Le ringhiere in vetro rappresentano una soluzione di arredo particolarmente apprezzata e di sempre maggiore utilizzo. Il vetro è un materiale fortemente impiegato non solo per la creazione di strutture architettoniche ma anche nel design d’interni. Ai giorni d’oggi, esso è destinato alla realizzazione di pareti vetrate, pezzi di arredamento e mobili.

A ben vedere, l’utilizzo del vetro si sta facendo sempre più frequente nella finitura di strutture quali ringhiere e parapetti di scale.

Vantaggi correlati alla scelta delle ringhiere in vetro

Alla duttilità di questo materiale si va ad aggiunge anche il vantaggio di una particolare facilità di manutenzione, la stessa che rende le ringhiere in vetro gradite a chi non ama interventi ricorrenti.

E’ infatti necessario ben poco per assolvere ad una perfetta pulizia del vetro preservandolo al tempo stesso dall’aggressione degli agenti atmosferici.

Ma il maggiore e più concreto vantaggio delle ringhiere in vetro è senza dubbio alcuno la sicurezza, per la quale questi parapetti possono essere divisi in tre categorie:

  • In un primo gruppo la sicurezza è affidata solamente alla lastra di vetro e al suo supporto. Questa particolare soluzione è indicata maggiormente per gli interni.
  • In un secondo gruppo rientrano generalmente le ringhiere in vetro dotate di corrimano che hanno la funzione di collegare le varie lastre offrendo così un supporto in caso di rottura delle stesse. A questa seconda soluzione si opta generalmente per gli ambienti esterni.
  • In una ulteriore, terza categoria rientrano i parapetti fissati sui vari lati dotati di una struttura portante alla quale è ancorata la lastra e un corrimano. Questa è sicuramente la ringhiera in vetro più sicura ed utilizzata quindi in prevalenza, anche in questo caso, per gli ambienti esterni.

Sicurezza delle ringhiere in vetro: è la stessa legge che lo conferma

Anche se molto spesso siamo soliti associare, almeno mentalmente, al vetro una idea di fragilità, la sicurezza delle ringhiere in vetro è confermata anche dalle stesse normative in materia di sicurezza di queste strutture.

I requisiti di una protezione anti caduta sono definiti dai regolamenti locali e dalle normative vigenti. Parapetti e ringhiere devono essere collocati e sistemati in modo da sopportare il carico in funzione della destinazione d’uso. La struttura principale portante di una protezione anti caduta in seno alle ringhiere in vetro è rappresentata da elementi colonna oppure colonna-piantone regolarmente ancorati alla struttura stessa dell’edificio.

L’abbinamento con una struttura in ferro, poi, rende inoltre tale questa ringhiera decisamente resistente agli agenti atmosferici.

Anche l’utilizzo combinato di pellicole in PVB rende la ringhiera in vetro particolarmente resistente senza correre nessun rischio di una eventuale frammentazione.

Il mercato propone tanti tipi di questo materiale con caratteristiche particolarmente diverse che variano sensibilmente in base all’utilizzo ed al luogo in cui necessitano di essere collocati.

Alcuni vetri presentano caratteristiche quali il controllo solare o controllo acustico, altri, di ultima generazione, sono autopulenti e decorati.

Tutti comunque sono a prova d’urto e destinati ad essere utilizzati, senza particolari problemi, anche in contesti quali uffici pubblici, scuole ed ospedali.