Come combinare l’università con lo sport: l’alimentazione

universita e alimentazione

Cosa mangiare dopo una giornata intensa di studio?

Gli integratori Post workout sono esattamente quello che pensi, ovvero degli integratori pensati per essere assunti dopo l’allenamento. Sono sviluppati per garantire un recupero veloce e completo. In genere contengono una miscela di diversi integratori, nutrienti, proteine, ecc. per fornire gli effetti ottimali. Ogni integratore varia nella sua composizione unica, ma tutti condividono lo stesso scopo: aiutarti ad un recupero rapido e completo.

A cosa serve l’alimentazione post allenamento

Durante l’esercizio intenso, il tuo corpo e i muscoli sono messi sotto duro sforzo. Dopo l’allenamento, è necessario riposare, recuperare e recuperare. È inoltre necessario ricostituire il vostro corpo con varie sostanze nutritive; in particolare, avete bisogno di adeguate dosi di proteine, aminoacidi, ecc per aiutare a iniziare il recupero. Integratori post workout  forniscono un modo semplice per ottenere la maggior parte se non tutte delle sostanze nutrienti rapidamente.

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Ecco alcuni dei vantaggi dell’integratore post allenamento:

 

  • Riduce il dolore muscolare
  • Rifornisce delle sostanze nutritive perse
  • Aumenta la crescita muscolare
  • Aiuta a riparare il tessuto muscolare danneggiato
  • È facile da assumere
  • Migliora il recupero

Gli Integratori post workout sono un ottimo modo per aiutare il recupero del corpo dopo l’esercizio. In genere contengono una varietà di ingredienti che lavorano in sinergia per aiutare a riparare i muscoli danneggiati e aumentare la crescita muscolare.

 

Come prendere Post Workout Integratori

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Come suggerisce il nome, dovrebbero essere presi dopo che si finisce l’esercizio fisico. Provate a prendere una dose, non appena tornate a casa, o persino mentre sei ancora in palestra. Oltre a questo, basta seguire le istruzioni sulla confezione del prodotto. In genere questi prodotti si trovano sotto forma di una polvere aromatizzata che si può mescolare in un liquido a scelta.

 

Integratori post workout effetti collaterali

In genere, questi prodotti contengono un mix di diversi ingredienti, il che significa che esistono diversi potenziali effetti collaterali. Mentre la maggior parte della gente non noterà alcun effetto negativo, i possibili effetti collaterali includono nausea/stomaco, gonfiore, ecc.

Possono contenere:

  • una combinazione potente di Estratto di acidi amminici con beta-alanina, tè verde,
  • Combinazione di aminoacidi in forma libera con Creatine avanzate, proteina del siero e molto altro,
  • Combinazione di BCAA con beta-alanina, carnitina, vitamine, acqua di cocco concentrato.

Gli aminoacidi a catena ramificata o BCAA è l’ingrediente principale nei post-workout integratori. Ci sono 3 aminoacidi: a catena ramificata; leucina, isoleucina e valina. Questi tre aminoacidi sono assolutamente essenziali per la costruzione e la preservazione dei muscoli sani.

 

BCAA e la leucina in particolare, aiutano a stimolare la sintesi proteica. Recenti studi hanno inoltre dimostrato che BCAA può anche contribuire ad aumentare la quantità di proteine, che le cellule possono utilizzare in modo efficiente. Per questo motivo, BCAA può aumentare l’efficacia di proteine in polvere, permettendo al corpo di utilizzare proteine in modo più efficace.

 

Considerazioni finali

Perché avete bisogno di prendere un integratore post-allenamento, se già stai prendendo una polvere di proteine? In sostanza, mentre la proteina del siero richiede diverse ore per essere digerita completamente, i BCAA nei post-workout integratori vengono digeriti molto rapidamente, perché sono libere e non necessitano di digestione per entrare nel flusso sanguigno.

Ancora si dovrebbe prendere proteine in polvere, oltre a un buon prodotto post-allenamento, al fine di massimizzare i tuoi risultati.

Altri ingredienti comuni in post-allenamento prodotti includono gli elettroliti, che aiutarti a rimanere idratato, e proteine in polvere, come la proteina di siero di latte isolate. Entrambi questi ingredienti può essere assunto proprio, ma per alcune persone è bello avere tutto in un unico pacchetto facile.

 

Circa 1-2 ore prima dell’allenamento, ti consigliamo di mangiare un pasto equilibrato costituito da abbondanza di proteine e carboidrati, che vi darà il carburante che necessario per un allenamento di successo. Dopo l’esercizio, si consiglia di consumare un pasto equilibrato per contribuire a soddisfare gli standard nutrizionali post-allenamento. Alimentazione post-allenamento è molto importante.

La retrogradazione dell’amido

paneVi siete mai chiesto quale sia la ragione per la quale il pane, qualche giorno dopo che lo si è comprato, cambia di aspetto e di fragranza? Parlando con il  Dott. Garritano, nutrizionista a Roma veniamo a conoscere il motivo che si chiama retrogradazione dell’amido.

ALLA SCOPERTA DI UN POLIMERO DEL GLUCOSIO

L’amido – presente in molti alimenti – è un polimero del glucosio che può avere differenti forme e peculiarità; cosa, questa, che dipende dall’origine dei granuli di amido. Gli amidi sono classificati secondo questo schema:
– tipo A presente nei cereali;
– tipo B presente nelle patate;
– tipo C presente nei legumi.
La differenziazione è data dal rapporto che intercorre tra le due unità che formano la molecola: l’ amilosio (struttura lineare, bassa digeribilità) e l’amilopectina (struttura lineare complessa, alta digeribilità).

Chimicamente, quando la molecola dell’amido viene sottoposta ad alte temperature ed è bagnata, forma un processo che è definito gelatinizzazione che vede la perdita della struttura delle due componenti ed il suo rigonfiamento come, ad esempio, ciò che avviene alla pastasciutta che raddoppia il suo volume quando cuoce. Quando si raffredda l’amido che ha subito questa trasformazione, avviene la sua retrogradazione che, in breve, è l’associazione dei due elementi che formano un reticolo che si cristallizza.

I SUGGERIMENTI DEL NUTRIZIONISTA

Un nutrizionista può spiegarci che non siamo nella condizione di digerire l’amido retrogradato in quanto, essendo molto resistente, è capace anche di resistere al processo digestivo. Non trasformandosi in modo adeguato, il composto non vede la scissione dagli enzimi digestivi ma giunge al colon che, degradandolo dai batteri, forma gas e acidi grassi che possono essere o meno, assorbiti dall’intestino o utilizzati dai batteri intestinali come loro fonte di energia.

Tuttavia, l’amido retrogradato può presentare vantaggi e svantaggi. Tra i vantaggi c’è il comportamento come quello di fibra solubile che aiuta a ridurre l’infiammazione e i rischi di tumore al colon, l’abbassamento dei livelli di zuccheri nel sangue, il miglioramento della sensibilità all’insulina, la riduzione dell’appetito, il minor apporto di calorie con ovvio beneficio del controllo del peso.
Pochi sono gli svantaggi ma da tenere in debito conto come l’insorgenza di mal di testa, la produzione di flatulenza, il peggioramento dell’irritabilità del colon a tutti quei soggetti che soffrono di tale sindrome.

Risulta più che utile la consulenza da parte di un dottore nutrizionista che possa offrire, oltre a dei preziosi suggerimenti, una linea alimentare adeguata che tenga presente tutte quelle che sono le problematicità della persona. In questo modo è possibile seguire una corretta alimentazione che consenta un giusto apporto calorico e proteico che non dia origine  a squilibri capaci di influire negativamente sul complesso sistema neurovegetativo.

In ogni caso è la consapevolezza che crea la differenza tra una buona qualità di vita e una solamente superficiale.

Come difendersi da carie e piorrea

dentistaCarie e piorrea, proprio per la loro diffusione, sono considerate la prima e la sesta malattia nel mondo. La Fédération Dentaire Internationale, organismo che riunisce 500 mila dentisti di più di cento paesi del mondo, ritiene da tempo di dover sensibilizzare i sistemi sanitari sull’importanza della salute orale. E lo fa attraverso il World Oral Health Day che in Italia traduciamo con “Giornata Mondiale della Promozione della Salute Orale” che ogni anno i dentisti italiani festeggiano il 20 marzo. Gerhard Seeberger, Presidente dell’Assemblea Generale FDI e past president AIO, ha recentemente dichiarato che «Associazione Italiana Odontoiatri da tempo auspica che il Governo dia il patrocinio alla Giornata. Non solo un gesto simbolico. L’obiettivo di mettere la prevenzione “sotto la bandiera” italiana è solo una tappa; tutte le nazioni dovrebbero fare propria l’iniziativa di debellare carie e parodontite insegnando tecniche di “difesa personale”, cioè di prevenzione, a tutti i cittadini», aggiungendo inoltre  «Nell’anno della revisione dei livelli essenziali di assistenza un gesto di attenzione del Ministero della Salute italiano al tema della salute e della spesa odontoiatrica delle famiglie italiane sarebbe particolarmente importante. AIO intanto fa la sua parte”. Iniziativa lodevole, sottolinea lo studio dentistico D’Amelio di Mestre Venezia, specializzato in protesi estetiche.

Problemi alle gengive, le donne rischiano di più!

Dati allarmanti sulle gengive delle donne, arrivano da un’analisi dell’università di Buffalo, che ha seguito per 7 anni la salute di circa 55.000 donne: il rischio di morte prematura aumenterebbe del 12% per le donne già in menopausa che soffrono di gengiviti e periodontiti. Non solo: le donne nella stessa fascia di età dopo il climaterio, che hanno perso tutti i denti, correrebbero pericoli di decessi anzitempo più alti del 17% rispetto alle coetanee con una bocca sana. Stando a quanto pubblicato sul rapporto ‘Journal of the American Heart Association’, i problemi relativi alle gengive, in particolare a quelle delle donne, sarebbero  legati all’incremento dei rischi di malattie croniche, diabete e cardiopatie. La conclusione è che attraverso la bocca infiammata e le gengive sanguinanti, possono penetrare batteri pericolosi, che si diffondono nell’organismo. Gli esperti invitano a regolari visite e controllo dal dentista e una buona igiene orale.

Come riconoscere un buon dentista?

Professionalità ed etica sono queste le cose da tenere presenti per riconoscere un buon dentista. Il dentista informa, utilizza i migliori materiali, è sensibile, mette sempre a proprio agio il paziente. Un articolo pubblicato dall’Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), pubblicato il 23 giugno 2015 sottolinea come: Le cure odontoiatriche sono quelle maggiormente sottoposte, tra le professioni sanitarie, al bombardamento incontrollato di messaggi pubblicitari. Slogan e inviti spesso fuorvianti, promesse di cure semi-gratuite, inviti a recarsi oltre confine per trattamenti miracolosi, spesso associati a visite turistiche e a riabilitazioni esteticamente stupefacenti, portano ad un disorientamento del paziente che ha come conseguenza negativa un suo allontanamento dalle cure.

Dalla Carta dei diritti e dei doveri dell’odontoiatra –  Principi di etica odontoiatrica – all’art. 4 (scopo della professione) si legge:  La professione odontoiatrica si prefigge lo scopo di tutelare la salute orale dei cittadini privilegiando sempre e comunque la guarigione e la ricerca del beneficio del paziente anche laddove non esistano patologie in atto ma l’intervento riguardi l’estetica della bocca.

3 novità che hanno completamente stravolto l’asset dell’implantologia dentale

Fino a non molto tempo fa gli impianti dentali non erano alla portata di tutti.

Per alcuni si trattava di qualcosa di fantascientifico. Addirittura la perdita dei denti significava per molti pazienti doversi rassegnare ad una protesi mobile totale o parziale.

Qualora fossero disponibili due denti sani adiacenti alla lacuna, nella migliore delle ipotesi, ci si limitava a realizzare un ponte.

Le protesi mobili recavano con sé gravi limiti e rappresentavano, sicuramente, un serio problema per la masticazione. Questi impianti dentali, ben lontani dai moderni prodotti in campo medico, presentavano carenze anche dal punto di vista estetico, tanto che bisognava anche tenere conto dell’aspetto psicologico per i portatori delle protesi. Leggi tutto “3 novità che hanno completamente stravolto l’asset dell’implantologia dentale”

Cos’è la Gnatologia?

dentosofiaSi tratta di una speciale branca dell’odontoiatria che studia e cura, sotto tutti gli aspetti anatomico-funzionali, l’apparato masticatorio.

Chi si occupa della Gnatologia?

Il Gnatologo si occupa della Gnatologia, un dentista specializzato in gnatologia che possiede specifiche competenze per l’identificazione e la risoluzione di vari problemi gnatologici quali malocclusioni, disordini cranio cervico mandibolari, bruxismo, alterazioni dell’articolazione temporo-mandibolare.

Quando è bene recarsi dallo gnatologo?

La figura dello gnatologo è una figura relativamente nuova, non tutti ancora conoscono il suo ruolo. Si dovrebbe pertanto effettuare una visita gnatologica nei casi di “click” della mandibola mentre mangiamo, di forti cefalee apparentemente inspiegabili, di dolori muscolari soprattutto a carico della cervicale, in presenza di frequenti infiammazioni del nervo trigemino facciale. Inoltre vi possono essere sintomi posturali dovuti ad una malocclusione quali dolori alla schiena e alle gambe, frequenti strappi o stiramenti.

Come viene eseguita la visita dalla gnatologo?

La visita gnatologica serve a capire se i fastidi accusati dal paziente (cefalea, dolori facciali, nucali, acufeni, vertigini) sono in relazione con la malocclusione. La visita serve ad individuare in maniera precisa ed accurata il reale rapporto mandibola-cranio e l’eventuale presenza di qualsiasi problematica che potrebbe impedire questa naturale correlazione che permette un normale movimento della mandibola.

Quali sono le terapie successive alla visita?

Una delle terapie successive alla visita riguarda l’utilizzo del Byte, ovvero dei paradenti.

Quali sono le patologie più comuni trattate dalla gnatologia?

Bruxismo:

uno dei maggiori problemi che inducono il paziente a sottoporsi ad una visita gnatologica. Le cause del bruxismo possono essere molteplici e molto spesso riguardano pazienti con una certa predisposizione ereditaria oppure, sempre più spesso, fattori psico-emotivi. Altre cause invece sono spesso legate a determinate mal occlusioni o disfunzioni temporo-mandibolari che possono scatenare il bruxismo.

Altra soluzione ottimale è rappresentata dal dispositivo Eptamed, che porta ad un riequilibrio delle funzioni alterate della bocca, con la conseguente armonizzazione delle arcate dentali.

Blocco della mandibola:

il  blocco della manibola genera difficoltà ad aprire la bocca per un blocco del meccanismo condilo-discale che permette l’apertura della bocca. Le cause sono sostanzialmente due: una malocclusione causata da estrazioni, ortododonzia o protesi mal eseguite, oppure traumi quali il colpo della frusta di incidenti stradali.

Morso incrociato:

in questo caso la visita viene richiesta in quanto il paziente verifica autonomamente una malocclusione non corretta di fatto dovuta ad un’asimmetria delle due arcate dentarie che non combaciano e costringono la mandibola a posizionarsi lateralmente per occludere bene (chiusura dei denti).

Quali sono i sintomi?

  • Dolori all’Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM), localizzati e spesso confusi con dolori all’orecchio
  • Bruxismo, digrignamento e/o serramento dei denti la notte
  • Acufeni (fischi all’orecchio), vertigini, senso di ovattamento delle orecchie
  • Nevralgia del Trigemino
  • Mal di testa, di varie tipologie
  • Dolori cervicali
  • Tensioni muscolari alla mascella, al collo, alle spalle

Meglio curare i denti da bambini?

Si, certamente, la prevenzione fin dalla prima infanzia è molto importante. Già all’età di 3 anni può risultare sufficiente limare un pochino la punta di un canino da latte per eliminare una pericolosa interferenza che condiziona la crescita della mandibola rendendola asimmetrica.

Si tratta di un intervento molto veloce che può evitare una lunga e costosa cura ortodontica!

Titanio: caratteristiche, proprietà, come si lavora

lavorazione titanio

lavorazione titanioIl titanio, che si trova nel IV gruppo della tavola periodica con numero atomico 22, possiede delle eccellenti proprietà dal punto di vista ingegneristico:

  • bassa densità,
  • alta resistenza,
  • basso modulo di elasticità,
  • bassa conducibilità termica,
  • bassa espansione termica,
  • grande resistenza a corrosione,
  • facilità di lavorazione,
  • biocompatibilità,
  • periodo di dimezzamento radioattivo estremamente corto.

Il titanio non è magnetico ed è in grado di sostenere temperature estreme, risulta anche immune all’attacco corrosivo dell’acqua salata o degli ambienti marini. Resiste agli acidi di alcali, di acque naturali e di prodotti chimici industriali e resiste anche agli attacchi di erosione alla cavitazione ed agli urti.

Da dove viene estratto e come si lavora il titanio?

Il titanio viene estratto dai minerali e reso puro, si presenta bianco e brillante.  Una delle sue principali caratteristiche è la duttilità pertanto può essere  stampato a caldo in diverse forme.

Il titanio si lavora a bassa velocità di rotazione perchè è un materiale altamente infiammabile e pone potenziali rischi per la sicurezza. Quando occorre una lavorazione di precisione del titanio, servono anche macchinari in grado di lavorare ad alta velocità senza surriscaldarsi e di grande resistenza.

Il titanio è comunemente sottoposto alle lavorazioni di:

  • alesatura,
  • brocciatura,
  • estrusione,
  • foratura,
  • forgiatura,
  • fresatura,
  • goffratura,
  • laminazione a caldo e a freddo,
  • martellatura,
  • maschiatura,
  • stampaggio,
  • taglio (con sega alternativa o a nastro, oppure termico o ad acqua),
  • tornitura.

Il titanio è certamente un materiale che può essere considerato ricco di fascino, ma non semplice da lavorare. Molte aziende utilizzano macchinari per il taglio ad acqua per lamiere di titanio da 6.000 mm x 2.500 mm, con pressioni fino a 6.300 bar.

Il taglio ad acqua utilizza un abrasivo che permette di effettuare tagli “freddi” senza alterare termicamente la zona di taglio per spessori fino a 200 mm.
Le segatrici a nastro sono capaci di gestire diametri da 10 a 1.000 mm. Inoltre,  ed i macchinari che usufruiscono del sistema EDM, possono tagliare con precisione decimale perimetri anche a disegno fino a 800 mm.
Nel settore chimico, petrolchimico, nell’industria automobilistica ed in quella areonautica sono molti richiesti i forgiati del titanio.
Trasformato, il titanio presenta caratteristiche meccaniche migliori, individuabili nelle norme ASTM/ASME 381.
Per effettuare questo tipo di lavorazione, servono presse da 600 tonnellate, magli e forni con strumenti di controllo delle temperature.
Il trattamento termico di distensione è in grado di garantire una stabilità dimensionale e caratteristiche meccaniche ottimali.
La ricottura del titanio risulta essere un processo indispensabile per la lavorazione successiva del materiale e per l’eliminazione delle tensioni dovute alle operazioni di forgiatura.

Tornitura del titanio

Sono due le fasi della tornitura del titanio:

  1. sgrossatura, l’asportazione dal materiale grezzo di una crosta ossidata superficiale molto dura attraverso  l’impiego di solidi torni e di utensili con carburi di tungsteno;
  2. finitura a disegno, eseguita da torni di precisione, anche a controllo numerico.

Il titanio può essere colorato?

Il titanio può essere colorato per mezzo dell”ossidazione anodica“.
Per mezzo  dell’utilizzo di tecniche elettrolittiche di anodizzazione si aumenta lo spessore ottenendo un’ampia scala di colori di interferenza. E’ anche interessante sapere che il titanio è adatto anche per applicazioni artistiche.