Gli oggetti che dovresti sempre avere nella tua auto in caso di emergenza.

oggetti auto emergenza

Scopri quali oggetti non possono mancare quando sei alla guida della tua auto.


Prima di metterti in viaggio, assicurati di essere preparato al peggio avendo l’attrezzatura adeguata nella tua auto. Se hai conseguito la licenza di guida in un’autoscuola Cagliari conoscerai già tutti questi oggetti, ma noi ti rinfrescheremo la memoria.

Oggetti di ricambio

La prima cosa sulla nostra lista, come ti avranno anticipato nella scuola guida Cagliari presso cui hai conseguito la patente, è in realtà una serie di oggetti: una ruota di scorta, una chiave inglese e un cric.

Se hai questi elementi essenziali a portata di mano, hai tutto ciò che ti serve per cambiare una gomma a terra.

oggetti auto emergenza

Cavi jumper

Una batteria scarica è uno dei problemi più comuni del veicolo, quindi i cavi jumper sono indispensabili per qualsiasi conducente.

Sia che tu abbia accidentalmente lasciato le luci accese o che la stagione fredda abbia completamente svuotato la batteria, i cavi di collegamento faranno rinascere la tua auto con l’aiuto di un altro autista e il suo veicolo.

Kit di pronto soccorso

Un kit di pronto soccorso è uno degli elementi più basilari che tutti dovrebbero avere nella propria auto per ferite minori.

Assicurati che sia fornito di articoli essenziali come bende, garze, unguenti antibiotici e guanti.

Manuale del proprietario

I manuali per auto sono spesso inseriti nel vano portaoggetti, per non essere mai più guardati. Tuttavia, contengono un tesoro di informazioni vitali sul tuo veicolo.

Non sai mai quando potrebbe tornare utile, quindi non rimuovere mai il manuale del proprietario dalla tua auto.

Informazioni sulla riparazione dell’automobile

Oltre al manuale dell’auto, nel vano portaoggetti è necessario conservare un biglietto da visita per il centro di riparazione auto e l’assicurazione auto. Avere sempre a portata di mano numeri di emergenza, soprattutto la compagnia assicurativa e la polizia locale.

Torcia elettrica

Mantenere una torcia elettrica in auto tutto l’anno è una buona idea, ma durante l’inverno può essere particolarmente utile.

Certo, il tuo smartphone ha probabilmente una app torcia, ma non è così utile come quella reale. Che tu stia cambiando una gomma o caricando la batteria della tua auto, è sempre il caso di avere una luce molto intensa.

Manometro per pneumatici

Controllare regolarmente la pressione dei pneumatici è una grande abitudine.

Pneumatici correttamente gonfiati migliorano la distanza in miglia del gas, promuovono la longevità del pneumatico, forniscono una trazione migliore e perfino salvano vite.

I manometri per pneumatici sono piccoli, economici e possono darti tranquillità quando vai fuori su un lungo viaggio in auto.

Gilet ad alta visibilità

Se la tua auto si blocca o si rompe, dovrai uscire dal veicolo per controllare. Un giubbotto ad alta visibilità ti aiuterà a essere visibile agli altri conducenti sulla strada. Puoi anche mettere triangoli di avviso riflettenti in modo che il traffico sappia che c’è un problema.

Conclusioni

Questi sono solo alcuni suggerimenti su cosa avere nella tua auto. È importante tenere presente che le tue esigenze potrebbero variare a seconda delle condizioni meteorologiche.

Shopping online: 3 consigli per risparmiare

come risparmiare online veramente

Usa i coupon e risparmia davvero

Avete già sforato il vostro budget di spesa questo mese? Se qualcosa nel bilancio è ancora spendibile, questi 5 consigli per risparmiare con lo shopping online potrebbero servirti.

Grazie a un mercato sempre più ampio e quasi senza confini, possiamo scegliere tra una vasta gamma di prodotti e una vasta gamma di prezzi praticamente in qualsiasi momento ci venga voglia di comprare qualcosa, utile o futile che sia è un altro discorso.

A differenza di ciò che viene definito un ‘investimento’, fare affari con lo shopping online non richiede alcun tipo di formazione specializzante: è un modo semplice che chiunque abbia necessità di ottimizzare il proprio budget può applicare. Le aste, il baratto, ma soprattutto i codici sconto saranno le vostre armi principali per aggiudicarvi il miglior prodotto al miglior prezzo.

Suggerimenti per lo shopping online

Il vostro reddito e il denaro da dedicare allo shopping online sono irrilevanti se l’obiettivo è quello di diventare un risparmiatore professionista 😉 Ecco quindi 5 suggerimenti da applicare ogni qualvolta debba acquistare qualche prodotto o servizio online.

Non importa che cosa il vostro livello di reddito, puoi concederti più di respiro diventando un savvy shopper. Ecco cinque suggerimenti per aiutarti a iniziare.

Consiglio 1: negozio fisico VS shopping online

Recarti in un negozio fisico deve sempre essere la tua ultima scelta!
La risposta automatica della maggior parte di persone è quella di andare in negozio (sia esso un market, una boutique, un centro commerciale) in qualsiasi momento si ha bisogno di qualcosa. Ma questo non è l’unico modo per ottenere in breve tempo il prodotto necessario. Quando questa urgenza si presenta, ponetevi queste domande:

Posso ottenere il prodotto x gratuitamente o in offerta?

Se non hai bisogno di qualcosa subito, e di solito questa urgenza imminente è raro che si presenti, vale la pena cercare su siti di annunci di usato magari o chiedere su forum e community quanto hanno speso altri utenti prima di noi per l’acquisto. Capita molto spesso che qualcuno compri un oggetto di cui poco dopo si renda conto non servirgli ed ecco quindi che lo vuole dare via ad un prezzo inferiore. La compravendita online è la prima strategia da valutare.

E se piuttosto che comprarlo potessi prendere in prestito ciò di cui ho bisogno?

Questa tattica può essere un grande fonte risparmio di denaro per qualsiasi elemento che si utilizza raramente o addirittura siamo certi essere necessario utilizzare una sola volta. Ad esempio, se ci occorre un trapano una volta all’anno per riappendere i quadri dopo una rinfrescata ai tinteggi di casa, è possibile fare a meno dello shopping online ma sfruttare internet per averne uno in prestito.

Consiglio 2: nello shopping online cercate sempre di negoziare 

Alcuni prezzi sono scolpiti nella pietra ed è uno spreco di tempo cercare di negoziare (questo vale soprattutto per prodotti nuovi e venduti su e-commerce super strutturati). Tuttavia, quando si pensa che ci sia qualche spazio di manovra, considerare queste strategie di risparmio.

Posso negoziare un prezzo inferiore?
Mentre probabilmente non è possibile negoziare il prezzo su molti elementi, come novità DVD, ultimi modelli di device, ci sono molte situazioni in cui è possibile negoziare. Ad esempio, se un oggetto/ prodotto non sono nuovi o la confezione è danneggiata molti rivenditori sono disposti a offrire un piccolo sconto perché in effetti il prodotto è difettoso.

Posso barattare?
Il baratto è tornato di moda grazie allo shopping online e pensandoci è il modo più semplice e appurato di risparmiare. Fate una lista di beni e cose di cui potete disfarvi e proponete uno scambio al vostro venditore.

Consiglio 3: fate acquisti online sempre in anticipo

Se si attende per acquistare qualcosa fino a quando non si ha realmente bisogno, è molto probabile che ci si dovrà accontentare del modello e prezzo disponibili in quel momento. Con un po’ di pianificazione avanzata è possibile invece risparmiare.

La maggior parte dei prodotti sono ‘stagionali’ si pensi all’attrezzatura da neve o a quella da spiaggia. Le località turistiche e quindi i voli e soggiorni annessi. Lo stesso è valido per l’abbigliamento… ad esempio è più conveniente acquistare un nuovo bikini in inverno che a Luglio inoltrato!

Preventivare lo shopping online da inoltre la possibilità di cercare con attenzione e utilizzare i coupon e codici sconto che riducono non solo il costo del capo acquistato, ma anche delle spese di spedizione o di eventuali altri servizi correlati.

Lo shopping online è un qualcosa di geniale e dalle infinite possibilità di acquisto e risparmio. Regola sempre valida è quella di dedicare il giusto tempo alla scelta, all’analisi del sito web, e-commerce, community e così via, con i quali si decide di fare affari.

Come realizzare un sito web “usabile”

sito webUsabile non vuol dire “accessibile”, o meglio non sempre, questi due termini non sono pertanto da confondere.

Un sito web accessibile è un sito che risulta essere compatibile con i browser più diffusi e con il software impiegato dai non vedenti per navigare in internet. Ciò non significa però che sia “usabile”. Ma vediamo cosa ne pensano i veri esperti del settore.

La web usability è un aspetto fondamentale che riguarda la fase di progettazione da considerare al fine di realizzare siti web facili da usare, tanto da considerarsi un elemento di valutazione indispensabile della funzionalità di un sito web.

L’usabilità è stata definita in diversi modi. L’ISO, l’International Standardizing Organization, ha dato la seguente definizione: “l’usabilità è il grado in cui un prodotto può essere usato da determinati utenti per raggiungere determinati obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in un dato contesto d’uso”.

Jacob Nielsen, considerato il principale studioso dell’usabilità del web, definisce l’usabilità “come la misura della qualità dell’esperienza dell’utente nell’interazione con qualcosa, sia esso un sito web o un’applicazione software tradizionale o qualsiasi altro strumento con il quale l’utente può operare”. Secondo Nielsen, un prodotto (un sito) è usabile quando è facile da apprendere, è efficiente, è facile da ricordare, permette pochi errori di interazione, è piacevole da usare.

Secondo Ben Shneiderman, studioso e informatico americano, il concetto di usabilità implica quattro dimensioni principali: l’efficienza (efficiency), la facilità di apprendimento (learnability) la facilità di ricordare i comandi principali (memorability), la soddisfazione nell’uso (satisfaction).

Altri autori sostengono che l’usabilità abbraccia le quattro principali componenti di una situazione di lavoro: utente, compito, sistema e ambiente. Progettare in vista dell’usabilità significa quindi riuscire ad armonizzare l’interazione di questi fattori.

Jacob Nielsen ha individuato cinque fattori fondamentali che delimitano il campo d’azione dell’usabilità:

    • facilità e semplicità
    • efficienza ed efficacia

 

  • memoria
  • errori gravi e frequenti
  • soddisfazione

 

Steave Krug, nel suo libro “Don’t make me think”, ha spiegato l’usabilità riferita al sito web con queste parole: “un sito web usabile è quello dove l’utente trova le cose che cerca o riesce ad adoperare il sito senza pensarci “.

Un sito usabile è un sito che permette di trarre dei vantaggi

Il sito deve avere un senso ben definito e chiaro. I contenuti devono essere unici, originali e deve essere “interpellato” dagli utenti, deve essere di facile navigazione, le informazioni devono essere complete, facili da capire, intuitive, è l’utente che deve consultare il sito, non chi lo crea o il proprietario, questo non lo dobbiamo scordare, dobbiamo dimenticarci il concetto di “noi” e concentrarci sugli “altri” che non necessariamente devono avere le nostre conoscenze in ambito informatico, ma ciò nonostante si possono considerare utenti curiosi ed interessanti, pronti a trasformarsi in clienti fedeli e costanti.
Gli utenti devono essere soddisfatti di navigare sul sito, devono riuscire ad utilizzare il sito in maniera ottimale, questo significa che il sito deve essere in grado di interagire con gli utenti. Per questa ragione bisogna sempre puntare alla perfezione che in qualche caso può persino essere raggiunta!

Come si diventa un accompagnatore?

american gigolo

Prima di tutto dovremmo guardare il film che vede protagonista Richard Gere in American Gigolò e poi capire che nella realtà le cose potrebbero essere anche diverse… Se non vogliamo “buttarci via” per pochi euri dobbiamo investire prima di tutto su noi stessi, sul nostro aspetto fisico ma anche culturale e mentale. Dobbiamo avere una mente aperta, furba, astuti, dobbiamo essere intellingenti e cercare di essere sempre ed il più possibile leali con le nostre clienti, dicendo sempre prima cosa siamo disposti a concedere e cosa no, conoscendo i nostri limiti e mettendo le clienti nella posizione di poter decidere prima di “assumerci” per una notte, per un giorno, per un week end o per una intera vacanza.

Com’è l’identikit dello Gigolò?

Forse bello e impossibile, dannato e maledetto, irraggiungibile, irresistibile, tutto ciò che piace alle donne, poi ovviamente c’è sempre il dramma dell’amore, perchè potrebbe sempre esserci qualche donna che si innamori di noi ed allora potrebbero essere guai…
Ma vediamo di riassumere i passi fondamentali dell’ identikit del Gigolò:

L’accompagnatore deve essere un uomo, o un ragazzo di bell’aspetto, una persona in grado di curare molto il proprio aspetto fisico, deve sapersi vestire bene, avere buoni modi e buona cultura, meglio se conosce più lingue e sa comportarsi in diverse situazioni, incluse le cene di gala e le serate in società di alto livello.
L’accompagnatore deve essere una persona discreta, deve sapere raccogliere le confidenze e tenerle per sè, questo piace alle donne, poter parlare liberamente sapendo di poter essere non solo ascoltate ma anche capite.
Un accompagnatore deve anche essere in grado di donare alle donne “sesso spensierato”, perchè come esistono donne romantiche che mettono la relazione ed il rapporto umano prima di tutto, esistono anche donne che vogliono solo ed esclusivamente fare sesso.

Perchè le donne (o gli uomini) pagano un accompagnatore?

Ci sono donne che paragonano un accompagnatore ad una sigaretta… si promette sempre che l’ultima sia davvero l’ultima ma poi si cede alla tentazione… e pagare è modo per sentirsi “meno in colpa”, forse… Tutta colpa della dipendenza? Dipende… certo che la trasgressione non ha prezzo, per alcune donne, certo… per quelle che se lo possono permettere soprattutto, se poi è vero che i soldi cambiano davvero anche la mentalità di alcune donne.

Di fatto è che non è raro che le donne si innamorino dei propri accompagnatori, così per continuare a vederli, frequentarli, per continuare a beneficiare delle prestazioni devono per forza pagare, confidare un innamoramento significherebbe perdere l’accompagnatore.
Se poi volessimo interrogarci sul masochismo delle donne…
Certo è che avere “un uomo a chiamata” potrebbe essere comodo in talune circostanze, magari “affittare” un accompagnatore per far ingelosire un uomo potrebbe essere un’astuzia. “Il fine giustifica i mezzi…”, ma se poi la donna si accorge che l’accompagnatore è meglio dell’altro uomo… occorre accendere un mutuo in banca per mettere d’accordo cuore, corpo e mente!
Dicono che le donne si facciano “scortare” da un accompagnatore almeno una volta nella vita e durante un’occasione importante perchè gli uomini “normali” appaiano, in certe circostanze, troppo noiosi e prevedibili. O forse, ogni donna vorrebbe vivere, almeno una volta nella propria esistenza una scena da film… E non dobbiamo dimenticarci che anche gli uomini cercano accompagnatori dello stesso sesso: inutile stupirsi, questo è il mondo!

Come rilegare un catalogo

Qrilegatura brossura fresatauando si tratta di rilegare un catalogo o un libro, occorre saper scegliere: brossura cucita filo refe, brossura cucita con copertina cartonata o con la cucitura a punto metallico.
La rilegatura più economica è quella della cucitura a punto metallico.
Sarebbe però più che opportuno, prima di fare riferimento solo al fattore prezzo, tenere anche in considerazione altri aspetti come il numero delle pagine che compongono il catalogo, la tipologia di carta e quindi la grammatura da utilizzare nonchè l’utilizzo finale a cui è destinato il catalogo, ovvero al target cui ci si rivolge.

Brossura fresata

E’ la più comune delle rilegature, utilizzata in genere per i libri ed i cataloghi che superano i tre millimetri di spessore. Le pagine del catalogo vengono divise in diversi fascicoli, che vengono “fresati” – tagliati con una fresa – dal lato della piega e incollati in sequenza sul dorsetto. Questo processo serve per dare al catalogo una maggiore tenuta nel tempo. La rilegatura a brossura fresata è indicata soprattutto per la stampa di libri a bassa tiratura.

Brossura in filo refe

Si tratta di una particolare cucitura che viene eseguita nel centro con un filo in cotone, canapa, lino o materiale sintetico. La cucitura serve a garantire una migliore tenuta nel tempo ma anche una maggiore resistenza all’usura rispetto alla brossura fresata. Rispetto alla brossura fresata, la differenza sta nel costo maggiore.

Spirale

Si necessita di utilizzare la rilegatura con spirale quando serve che il catalogo resti a aperto in una determinata pagina. Il procedimento utilizzato è molto semplice, basta sovrapporre le pagine le quali vengono bucate a margine con fori rettangolari distanti 2 o 3 millimetri tra di loro. Tramite un’apposita macchina, poi, nei fori viene applicata una spirale metallica a sezione circolare.

Rilegatura spillata

È considerata la più semplice tra le tecnologie di rilegatura, e si usa per la pubblicazione di riviste di poche pagine, le quali vengono spillate sulla piegatura insieme alla copertina.

Cosa sapere sulla rilegatura di un catalogo

In genere si utilizza il punto metallico nei casi in cui lo stampato è composto da un numero di pagine relativamente basso.
La scelta del tipo di carta è molto importante, soprattutto per quanto riguarda la grammatura.
Bisogna fare attenzione che gli elementi grafici non siano vicini al bordo pagina, per evitare problemi nella fase di taglio. Nel caso non ci siano immagini passanti fra le pagine si può applicare la compensazione, tecnica che consiste nello spostare le pagine verso il dorso, in maniera progressiva, dalle prime verso quelle centrali.Utilizzando questa tecnica è possibile usare elementi grafici comuni a tutto lo stampato, mantenendo costante la posizione su tutte le pagine, comprese quelle centrali.
Cataloghi di prodotti, listini prezzi o newsletter, sono spesso realizzati con il punto metallico quando hanno una durata nel tempo relativamente breve.
Anche la copertina è molto importante, tant’è che in alcuni casi, per impreziosire lo stampato, si usa plastificare opaco la copertina e lucidare con vernice riservata serigrafica alcuni particolari. In questo modo vengono evidenziati loghi o particolari caratteristici della copertina.
Esiste anche la rilegatura a colla, “senza cuciture”, possibile per mezzo di una macchina detta “brossuratrice” che, elimina le piega presente sul dorso fresando il dorso creando in questo modo l’effetto ruvido.